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Progetto d'interconnessione

Piano di Magadino

Il progetto di interconnessione è stato elaborato nel 2002 ed approvato dalla Sezione dell’agricoltura nel 2003.

Dal 2009 il progetto viene promosso dall’ASCEI, l’associazione che riunisce tutti gli agricoltori coinvolti.

Il perimetro del progetto include tutto il Piano di Magadino e comprende 1'570 ettari di superficie agricola utile (SAU). Attualmente al progetto partecipano 40 aziende che gestiscono poco più di 1'000 ettari di SAU, di questi quasi 200 ettari corrispondono a SPB situate sul reticolo ecologico.

    Favorire la biodiversità

    Scopo

    Lo scopo principale del progetto è quello di migliorare l’infrastruttura ecologica e favorire la biodiversità in ambiente agricolo.

    Questo obiettivo viene raggiunto da un lato attraverso una gestione agricola più rispettosa dei ritmi naturali, dall’altro promuovendo l’infrastruttura ecologica favorendo quindi il collegamento tra i diversi comparti di particolare interesse conservazionistico. Infatti per poter soddisfare le loro esigenze ecologiche i singoli individui delle diverse specie necessitano, nel corso della giornata o nell’arco della loro vita, di spostarsi tra diversi ambienti, è quindi fondamentale che i diversi biotopi siano ben collegati tra loro.

    Oltre a favorire l'interconnessione delle superfici per la promozione della biodiversità, il progetto ha pure permesso di rafforzare i legami tra tutti gli attori coinvolti nel comparto territoriale. La nascita del progetto ha infatti incentivato un clima di scambio e fiducia tra agricoltori, istituzioni e associazioni/organizzazioni che operano sul Piano di Magadino. 

    Occasionalmente vengono pure proposti incontri di educazione ambientale per sensibilizzare gli adulti del futuro circa questi temi.

    Progetti d'interconnessione

    Attualmente in Ticino sono attivi 18 progetti di interconnessione. Si tratta di progetti che si sviluppano su scala locale e la cui adesione avviene su base volontaria. Quello del Piano di Magadino è stato il primo grande progetto realizzato e ha quindi avuto un importante ruolo pioniere.

    I progetti di interconnessione sono uno strumento della legge agricola codificato nell’Ordinanza sui pagamenti diretti.

    Il primo grande progetto cantonale

    Progetto pioniere

    Quello del Piano di Magadino è stato il primo grande progetto di interconnessione realizzato a livello cantonale e ha quindi assunto un importante ruolo pioniere.

    Il Piano di Magadino è un comparto estremamente pregiato, tanto che la sua porzione centrale è iscritta nell’inventario dei paesaggi palustri di particolare bellezza e di importanza nazionale (ogg. nro. 260). Ospita un’incredibile ricchezza di specie vegetali ed animali così come di ambienti rari e per questo motivo riveste un ruolo chiave per la conservazione della biodiversità non solo su scala locale e cantonale ma pure su scala nazionale ed internazionale. Il comparto è pure attraversato da un corridoio faunistico di importanza sovraregionale (ogg. nro. TI21, TI25) che attualmente risulta però essere ampiamente interrotto e quindi non più funzionale.

    Infatti non mancano di certo le pressioni antropiche: il Piano di Magadino rappresenta la più ampia pianura del Cantone per cui non svolge solo un ruolo importante come polo agricolo ma vi si concentrano pure numerose altre attività economiche (industrie, centri commerciali) e del tempo libero come pure importanti vie di trasporto (strade, ferrovia).

    Partner

    Nelle sua fasi iniziali il progetto è stato fortemente voluto e sostenuto dal WWF. Nei suoi 20 anni di storia numerosi altri enti e associazioni hanno fornito il loro sostegno: Ficedula, Fondazione Bolle di Magadino, Fondo svizzero per il paesaggio, Innocent, Parco del Piano di Magadino, Pro Natura Ticino, Sezione dell’agricoltura, Stazione ornitologica svizzera e Ufficio della natura e del paesaggio.

    Attualmente il partner principale promotore del progetto è il Parco del Piano di Magadino.